Sport fino a qualche tempo fa considerato abbastanza snob, e per questo un po’ trascurato, oggi la scherma sta riprendendo piede. L’attrezzatura necessaria per praticare la scherma consiste nell’arma (fioretto, sciabola o spada), nel guanto (destro o sinistro) per impugnarla, nella maschera e nel corsetto.
Non è ovviamente nello spirito di questo libro spiegare le tecniche d’uso e le differenze delle varie armi; comuni a tutte sono però la manutenzione e il controllo, cui bisogna aggiungere la manutenzione e la riparazione dell’equipaggiamento dal quale dipende l’incolumità dello schermidore.
L’arma
Come esempio si è scelto il fioretto; le operazioni sulle altre armi sono comunque assai simili; i controlli da eseguire riguardano la lama e l’impugnatura.
La lama deve essere mantenuta ben pulita e coperta da un sottilissimo velo d’olio. Sulla punta deve essere ben sistemata la ribattitura di protezione. La lama infine dovrà essere leggermente flessa per maggior sicurezza. L’impugnatura dovrà essere ben pulita, ma non unta. Periodicamente sarà necessario sostituire il paranocche di feltro.
Ma procediamo con ordine.
Per eseguire una buona manutenzione il fioretto deve essere smontato nelle sue parti. Infilare nel foro del pomolo dell’impugnatura un chiodo e, facendo leva sull’elsa, svitare il pomolo stesso. Tolto il pomolo, è possibile sfilare l’impugnatura d’osso, l’elsa con la coccia (calotta metallica che protegge l’impugnatura) e il feltro paranocche. Esaminare con attenzione la lama e il puntale di protezione; se la lama risultasse piegata malamente, raddrizzarla pazientemente usando le sole mani; quando sarà completamente diritta, la si curverà leggermente da un lato, afferrandola alle due estremità. La lunghezza complessiva della lama con il pomolo non può superare i 110 cm.
Se il puntale si fosse spezzato è possibile rifarlo arroventando col gas l’estremità della lama e ribattendo la punta (fig. 2). Ritemprare la punta immergendola, rovente, in emulsione di acqua e olio lubrifican
te. Pulire la lama da ogni traccia di ruggine usando tela abrasiva finissima. Spolverare la lama con un pennello asciutto e passarvi quindi sopra un panno inumidito d’olio.
Pulire con cura l’elsa e raddrizzare con un martello di fibra le eventuali ammaccature della coccia. Sostituire il feltro para-nocche se logoro o strappato. Pulire con acqua e sapone l’impugnatura d’osso usando uno spazzolino; farla asciugare completamente prima di rimontarla. Pulire con cura il pomolo con carta abrasiva finissima; questo pezzo è soggetto ad arrugginire a causa del sudore della mano; non passarvi sopra lo straccio unto.
Non resta ora che rimontare l’arma seguendo la sequenza inversa. Serrare a fondo il pomolo in modo che l’impugnatura risulti saldamente fissata alla lama.
Come già abbiamo detto, anche per le altre armi, che sono in pratica le sciabole e le spade, si debbono adottare questi stessi tipi di operazioni per averle sempre in perfetto ordine.
La maschera
È costituita da una griglia di filo di acciaio sagomata a « petto di pollo ». La maschera che deve contenere il viso, è munita al suo interno di un’imbottitura per la fronte ed una per il mento; viene tenuta fissa alla testa mediante una molla imbottita che agisce sulla nuca. La maschera deve essere perfettamente in ordine; nelle competizioni viene controllata dal direttore di gara, ma durante l’allenamento ogni schermidore deve averne assoluta cura, dato che dalla sua efficienza dipende la sua stessa incolumità. Per prima cosa controllare le maglie; usando un grosso ago d’acciaio sistemare con cura ogni maglia che fosse andata fuori posto; se però le maglie non risultassero ben ferme, abbandonare l’uso di quella maschera; verificare lo stato delle maglie anche del paratesta con la stessa attenzione. Passare poi alle imbottiture; prima fra queste è quella che costituisce il paragola perché tende ad arricciarsi e a lacerarsi; è necessario tenerla ben stesa e riparare con un tassello di tela robusta ogni benché minima lesione (fig. 3); lo stesso controllo va eseguito sul paraorecchie. Per un maggior comfort lavare con uno straccetto bagnato di acqua e sapone l’imbottitura per la fronte e per il mento e quella della molla fermamaschera. Sostituire al più presto le imbottiture quando si presentano schiacciate.
Il corsetto
Di corsetti ne esistono di diversi tipi in relazione all’arma usata; alcuni proteggono solo il petto, altri anche l’inguine e la schiena; in ogni caso anche questo oggetto dell’equipaggiamento deve essere perfettamente efficiente per poter ben rispondere alla sua funzione protettiva.
Controllare per prima cosa bottoni, spallacci e legature; il corpetto deve infatti restare ben saldo al corpo senza lasciare pericolose aperture nelle quali si potrebbe infilare l’arma. Verificare poi lo stato dell’imbottitura e le cuciture che la fermano. Rlparare con tasselli di tela robusta ogni eventuale lacerazione; in questo caso il tassello verrà cucito seguendo le stesse cuciture dell’imbottitura.