La lavatrice è un elettrodomestico che per diffusione è seconda solamente al frigorifero.
A partire dai modelli degli anni cinquanta in cui il lavaggio e la centrifugazione era fatta in due cestelli separati con trasferimento manuale della biancheria, si è evoluta in nodelli nei quali entrambe le operazioni vengono fatte nello stesso cestello semplificando e riducendo al minimo l’intervento umano.
Accanto ai primi modelli con carica anteriore si è avuto uno sviluppo di modelli a carico dall’alto e di misure sempre più contenute in modo da venire incontro alle esigenze di minimizzazione dello spazio occupato.
Oltre alla forma ed ai modi di caricamento, un impulso notevole si è avuto anche per ciò che riguarda l’automatizzazione delle fasi di lavaggio.
In queste lavatrici il lavaggio della biancheria immessavi avviene sfruttando la rotazione in senso alternato del castello (vedi fig.) mentre la centrifugazione delta biancheria è fatta facendo ruotare velocemente il cestello in una sola direzione in modo da comprimere la biancheria contro il cestello e provocare la fuoriuscita dell’acqua per effetto della forza centrifuga.
L’intervento esterno è oramai richiesto solamente per le operazioni di immissione ed estrazione della biancheria mentre le operazioni di prelavaggio. lavaggio e centrifugazione sono pilotate da automatismi elettromeccanici che impostati inizialmente controllano la durata e la corretta esecuzione delle varie operazioni.
Dal punto di vista costruttivo à probabilmente l’elettrodomestico più complicato coinvolgendo per il suo funzionamento numerose parti idrauliche, meccaniche ed elettriche. La presenza di parti di cosi diverse funzioni rende difficile la individuazione di un guasto o l’intervento di manutenzione se non si ha una chiara visione della funzione svolta dai suoi componenti principali.
A cominciare dalle parti meccaniche vediamo quindi la funzione di questi pezzi, che forme possono avere, la funzione ed i malfunzionamenti che possono originare guastandosi.
Indice
Struttura meccanica
Crociera di trascinamento e cuscinetti
La crociera (vedi fig.) è resa solidale al cestello per mezzo di viti di fissaggio ed ha la funzione di trasmettere al cestello il moto rotatorio che riceve, tramite una puleggia, dal motore.
Dalla puleggia si diparte un asse che passa attraverso un supporto munito di cuscinetti e che oltre a permettere la rotazione dell’asse funziona anche come unita di sostegno dell’intero gruppo.
Oltre il supporto all’asse è collegata una puleggia su cui scorre la cinghia che trasmette al cestello il movimento rotatorio o alternato del motore. La puleggia posta sull’asse del cestello è di grande diametro ed é chiamata puleggia condotta mentre quella fissata all’asse del motore è di diametro piccolo ed è chiamata puleggia conduttrice.
Gruppo pompa meccanica
La pompa meccanica è costituita da un insieme di peni plastici od in lega la cui funzione è di espellere l’acqua che si raccoglie nella vasca durante la centrifugazione. L’azione di svuotamento avviene per mezzo di una ventola di gomma solidale al gruppo del motore e di cui sfrutta la rotazione.
Guarnizioni e tubazioni idriche
Sono tutte quelle tubazioni in gomma o in plastica che hanno la funzione di convoglia-mento dell’acqua, della sua immissione od espulsione.
Le guarnizioni servono per assicurare la tenuta idraulica della lavatrice, impediscono cioè la fuoriuscita dell’acqua durante il lavaggio.
Parti idrauliche vengono considerati anche il filtro dell’acqua e la vaschetta del detersivo cosi come pure l’oblò.
Vediamo tutte queste parti in dettaglio.
-Tubo di carico e di scarico
Il tubo di carico è realizzato in gomma ed e munito di un raccordo per la sua connessione ad un rubinetto.
Il tubo di scarico collega invece la pompa meccanica con il punto in cui si vuole scaricare l’acqua che si raccoglie nella vasca di centrifugazione.
É realizzato in gomma semirigida ed ha dimensione maggiore del tubo di carico allo scopo di facilitare il deflusso dell’acqua. All’interno della lavatrice il tubo di carico e connesso ad una elettrovalvola che regola l’afflusso dell’acqua nelle varie fasi del lavaggio.
Dall’elettrovalvola si diparte una tubazione in gomma che la collega alla vasca del detersivo o direttamente alla vasca.
-Gruppo di scarico
Il gruppo di scarico dell’acqua è costituito da un tubo che collega la vasca di raccolta alla pompa, da un secondo tubo o manicotto di gomma rigida che collega la pompa al filtro e dall’insieme costituito dal filtro,
Il filtro poi può essere collegato direttamente all’esterno o esservi connesso con un apposito tubetto di drenaggio.
-Gruppo sportello
Il gruppo oblò è presente nelle lavatrici a carica anteriore.
È costituito da uno sportello di vetro o di plastica fissato alla parete anteriore della lavatrice con delle guarnizioni a forma di anello. Nella parte interna (vedi fig.) tra la parete e la vasca si ha un anello di gomma che impedisce là fuoriuscita dell’acqua.
Parti elettriche
Le parti elettriche di una lavatrice sono quell’insieme di fili, interruttori, pulsantiere. termostati e motorino che ne permettono il funzionamento utilizzando l’energia elettrica e controllandone l’applicazione nelle diverse fasi del lavaggio.
Entrare nel dettaglio di tutte le parti elettriche richiederebbe uno spazio ben al di là di quello che ci à consentito. Ci limiteremo a considerare solamente quelle parti che più facilmente soggette ad usura sono la causa essenziale dei difetti che si possono riscontrare. Alcune di queste parti sono inoltre quelle che, quando guaste, possono essere individuate e sostituite facilmente senza interventi specializzati.
Il motore
Il motore è il cuore dell’elettrodomestico ed è per suo tramite che, attraverso la rotazione del cestello, si svolge l’operazione di lavaggio.
Ha una struttura particolare composta da due avvolgimenti distinti che permettono di avere due tipi di velocità diverse per il lavaggio, bassa velocità, e per la centrifugazione. Il moto rotatorio viene trasmesso al cestello mediante la puleggia conduttrice solidale con il suo asse.
Abbinati al motore vi sono dei dispositivi che ne facilitano il funzionamento. Un condensatore ne facilita infatti lo spunto che deve compiere al momento della partenza mentre un temporizzatore costituito da una resistenza termica tarata ha la funzione di attivare il motore durante il ciclo di riscaldamento.
Del gruppo motore fa parte anche un relè che fornisce maggiore energia al motore durante la fase di avvio e sino a che la sua velocità di rotazione non sia quella prevista.
Resistenza
Ha la funzione di riscaldare l’acqua immessa nella lavatrice sino alla temperatura prevista per il ciclo di lavaggio selezionato.
È un dispositivo percorso da corrente elettrica in rame o acciaio di forme e caratteristiche diverse da lavatrice a lavatrice,
La disattivazione della resistenza quando la temperatura raggiunta è quella voluta è controllata da un termostato regolabile fornito di una sonda in rame che giunge sino al fondo della vasca e che trasmette la temperatura al corpo del termostato.
parti elettriche
1) motore
2) resistenza di riscaldamento
3) termostato
4) elettropompa
5) timer
6) pressostato
7) condensatore
Elettrovalvola
L’acqua viene immessa nella vasca sotto controllo di una elettrovalvola.
Risulta essere questo un dispositivo elettromeccanico dove una bobina percorsa da corrente elettrica comanda l’apertura o la chiusura dell’afflusso.
Il suo funzionamento è il seguente:
Un pistone chiude normalmente il tubo da cui affluisce l’acqua (vedi fig.). Attorno al corpo del pistone esternamente al tubo vi è un avvolgimento elettrico nel quale viene fatta passare, in certe fasi del lavaggio, la corrente elettrica. Quando questo si verifica all’interno della bobina si crea un campo magnetico il cui effetto è di attirare in alto il pistone permettendo cosi l’afflusso dell’acqua.
Temporizzatore
Nelle moderne lavatrici l’automazione delle fasi di lavaggio è realizzata per mezzo di un temporizzatore o Timer costituito da un motorino con un albero a camme di cui comanda lo spostamento. La rotazione dell’albero chiude in sequenza i contatti che controllano la attivazione dei diversi dispositivi indirizzando l’energia elettrica dove si rende, in quella fase, necessaria.
Nei modelli più recenti il Timer elettromeccanico e sostituito da Timer elettronici che permettono una miglior precisione per ciò che riguarda la temporizzazione delle varie fasi del lavaggio.
Pressostato
Il pressostato è un dispositivo che controlla il livello raggiunto dall’acqua nella vasca di lavaggio.
Risulta essere costituito da un corpo metallico in cui si trova una membrana di tipo a polmone a cui e collegato un tubicino. Quando il livello dell’acqua sale oltre il limite massimo l’aria che si viene a trovare nel tubicino viene compressa sino a causare lo scatto della membrana con conseguente disattivazione dell’afflusso.
Il livello che viene raggiunto dall’acqua viene stabilito regolando con apposite vili la pressione a cui interviene la membrana a polmone.
Dispositivi di sicurezza
Per dispositivi di sicurezza si intendono quei dispositivi che intervengono immediatamente quando una errata manovra può causare situazioni di pericolo. Di questo fanno parte un interruttore che interrompe immediatamente il circuito di alimentazione quando viene aperto lo sportello dell’oblo o sollevato il piano di chiusura superiore ed una serratura elettrica che, durante l’esecuzione dei programmi, inibisce l’apertura dello sportello.
Cosa fare quando non funziona
Non si ha immissione di acqua
Quando la lavatrice non carica l’acqua le cause possono essere molteplici.
Per prima cosa conviene controllare la parte di impianto idrico che di ciò potrebbe essere responsabile.
Partendo dal rubinetto si deve controllare che l’afflusso dell’acqua non abbia impedimenti e che l’elettrovalvola non sia ostruita. Conviene inoltre assicurarsi che all’interno della vasca non sia presente dell’acqua rimastavi dopo l’ultimo lavaggio. In tal caso infatti il pressostato potrebbe essere nella condizione di blocco ed impedire l’afflusso di altra acqua. Se ciò si verifica, si deve procedere allo svuotamento della vasca agendo sull’apposita valvola di sfogo.
Il caricamento dell’acqua può essere impedito anche da un guasto ai dispositivi elettrici. Si deve verificare che la corrente elettrica arrivi alla elettrovalvola, può essere fatto con il Tester, e che l’avvolgimento che la comanda non risulti interrotto.
Se questo dispositivo non presenta guasti di tal tipo ci si deve assicurare che il temporizzatore, nella fase che gli compete, invii corrente alla elettrovalvola procedendo alla sua sostituzione se ciò non si verifica.
Immissione ininterrotta di acqua
Uno dei motivi principali di questo malfunzionamento è una tenuta d’aria non perfetta del tubetto che comanda il pressostato o una sua ostruzione da parte di corpi estranei. Nel primo caso la pressione non riuscirebbe a far scattare la membrana mentre nel secondo non si avrebbe un regolare e graduale aumento della pressione. Nel corso del controllo conviene procedere ad una sigillatura delle varie parti con apposito collante.
Il corretto funzionamento del corpo dei pressostati può essere verificato staccando il tubo in gomma e soffiando energicamente nell’interno dello stesso. Se non si sente lo scatto corrispondente alla chiusura che avviene quando la pressione supera un certo valore vuol dire che il pressostato è guasto e che è necessario procedere alla sua sostituzione.
Un secondo motivo può essere un guasto dell’elettrovalvola. Se la medesima rimane bloccata quando è aperta e non si riesce a sbloccarla si dovrà senz’altro sostituirla. Sempre dell’elettrovalvola converrà controllare l’isolamento elettrico in quanto se non dovesse essere garantito il dispositivo potrebbe rimanere attivato dalla corrente generata da altri dispositivi.
11 La figura illustra la struttura di un motore in uso da qualche anno munito di un tipo dl cambio che permette, tramite una frizione, di effettuare un lavaggio graduale ad alta velocità.
12 Le resistenze utilizzate sono di tipo corazzato, inserite cioè in un mantello tubolare di acciaio inossidabile ed annegate in polvere isolante di buona conducibilità di calore.
Fuoriuscita di acqua
La fuoriuscita di acqua è principalmente dovuta a una mancanza di tenuta delle guarnizioni o delle tubazioni di adduzione o di scarico dell’acqua.
È necessario procedere con metodicità nel controllo di tutte le tubazioni che a partire dal rubinetto portano l’acqua all’elettrovalvola, alla vaschetta del detersivo e da qui alla vasca di lavaggio.
Parimenti devono essere controllate tutte le guarnizioni che garantiscono la tenuta stagna del portello anteriore e la guarnizione del filtro cosi come la guarnizione posta attorno alla vasca.
Rimane acqua nella vasca
Quando rimane acqua nella vasca il motivo più banale è dovuto ad una errata sistemazione della tubazione di scarico.
L’altezza da terra di questa tubazione non deve superare quella massima stabilita dal costruttore. Anche il filtro è un motivo comune di scarico insufficiente soprattutto quando non viene ripulito con regolarità (vedi fig.).
Se il corpo interno del filtro rimane ostruito dai fili che inevitabilmente si staccano dagli indumenti il deflusso dell’acqua ne vien impedito sino a che non si procede alla rimozione della causa.
Se il filtro è pulito conviene controllare lo stato della pompa di scarico e sostituirla nel caso si rivelasse guasta non funzionando anche se la tensione di alimentazione arriva regolarmente.
Non parte
Quando la lavatrice non parte la prima cosa da fare è controllare l’efficienza dell’impianto elettrico a partire dalla presa sino alla morsettiera dell’elettrodomestico da cui si diramano i cavi di alimentazione dei diversi dispositivi elettrici.
Se ai morsetti non arriva tensione si dovrà procedere alla sostituzione del cordone di alimentazione.
Se la tensione arriva ai morsetti conviene controllare l’efficienza dell’interruttore di sicurezza azionato dall’apertura dello sportello, del pressostato, dell’interruttore di avviamento e del Timer.
Per la sostituzione. laddove si renda necessario, di alcuni di questi dispositivi si dovrà far riferimento al manuale di manutenzione fornito dal costruttore. La sostituzione degli elementi comuni alla maggior parte delle lavatrici é invece descritto in seguito.
Non funziona il cestello
Quando il cestello non funziona (non gira) si deve innanzitutto distinguere il caso in cui questo non avviene durante il lavaggio o durante la centrifugazione. Come abbiamo visto in precedenza il motore è costituito da due avvolgimenti indipendenti per le due fasi del lavaggio.
Se il guasto si verifica durante il lavaggio si deve controllare la continuità dell’avvolgimento relativo procedendo alla sostituzione del motore se dovesse risultare interrotto (vedi fig.).
Sempre del motore si deve controllare lo stato dei morsetti di alimentazione ed il relè che interviene al momento dell’accensione. Se tutto dovesse risultare regolare si dovrà controllare se il Timer provvede all’invio della corrente verso il motore.
Posizionato il Timer in una fase del lavaggio in cui il motore deve essere in funzione si deve controllare con il Tester che la tensione si trovi sui morsetti di uscita del Timer da cui si dipartono i fili di alimentazione del motore. Se non si dovesse rilevare la tensione sui morsetti di uscita si dovrà sostituire il Timer.
Quando il cestello non gira durante la centrifugazione si dovranno fare i controlli previsti per la fase di lavaggio.
Poichè la centrifugazione viene immediatamente sospesa quando si apre l’oblò o lo sportello superiore converrà controllare lo stato del microinterruttore perché se dovesse rimanere bloccato ne verrebbe impedita l’attivazione della centrifugazione.
In alcuni modelli é presente un tasto che esclude la centrifugazione.
Controllare che il tasto non sia bloccato o che i fili che si dipartono dall’interruttore non siano interrotti o ossidati.
L’acqua non si riscalda o si riscalda troppo
Se l’acqua non raggiunge la corretta temperatura di funzionamento dovranno essere verificate la resistenza (vedi fig.) e tutti quei dispositivi che ne regolano l’attivazione. Il buon funzionamento della resistenza si controlla con il Tester verificando che la resistenza offerta non sia a fondoscala (resistenza interrotta). Se la resistenza è buona controllare che il temporizzatore nella fase di riscaldamento invii corrente sui fili che alimentano la resistenza. Se citi non avviene il temporizzatore deve essere sostituito. Se tutto dovesse essere in ordine controllare che il termostato che può essere di diverso tipo in funzione del modello della lavatrice, non sia bloccato nella condizione di aperto. In tali condizioni ne sarebbe inibito l’invio di corrente alla resistenza.
Se il termostato non si sblocca si renderà necessaria la sua sostituzione.
li caso contrario alla mancanza di riscaldamento si ha quando la temperatura diventa eccessiva sino a portare l’acqua alla ebollizione,
In questo caso è ovviamente inutile controllare la resistenza, senza dubbio funziona anche troppo. Dovremo invece rivolgere l’attenzione al termostato od al temporizzatore. Se il termostato non scatta quando viene raggiunta la temperatura prefissata la resistenza continuerà a riscaldare l’acqua sino a che il temporizzatore non passerà alla fase successiva. In alcuni modelli tuttavia la temperatura di funzionamento viene raggiunta lasciando inserita la resistenza per un tempo controllato dal temporizzatore e senza l’intervento del termostato per fermare il riscaldamento. In questi modelli il surriscaldamento è dovuto al Timer che rimane bloccato nella fase di riscaldamento ed in tal caso dovrà essere sostituito.
Salta un ciclo o si ferma
Quando la lavatrice non segue correttamente la sequenza delle operazioni di lavaggio preselezionate la responsabilità generalmente à del temporizzatore che deve essere sostituito. Non sempre pero tale responsabilità è da attribuire al temporizzatore in quanto la permanenza in una certa fase del ciclo può dipendere da altre parti della lavatrice. Prima di sostituire il temporizzatore conviene quindi verificare che non vi siano inconvenienti di origine idraulica o meccanica.
Lavatrice rumorosa
L’eccessiva rumorosità è quasi sempre dovuta a usura del gruppo vasca cestello. Tale gruppo è mantenuto in posizione da un insieme di molle, contrappesi, balestre e cuscinetti che con l’uso prolungato possono allentarsi o deteriorarsi diventando cosi l’origine dei rumori.
Tutte queste parti vanno controllate e registrate agendo sulle viti di fissaggio per quelle parti fissate alla lavatrice od al cestello e sostituendo quelle parti come i cuscinetti o le molle che risultassero danneggiate.
La lavatrice funziona ma il cestello non gira o gira lentamente
Si tratta di un guasto il cui motivo va ricercato nel gruppo motore cinghia di trasmissione.
Con l’uso la cinghia è soggetta ad una usura che ne causa il progressivo allungamento. A ciò corrisponde una diminuzione dell’attrito che si esercita tra essa e le pulegge condotta e conduttrice originando inizialmente una diminuzione della velocità di rotazione e successivamente la sua cessione totale.
Verificato l’effettivo allentamento della cinghia si dovrà sostituirla con una nuova con le modalità descritte in seguito.
Una seconda causa può essere lo slittamento sui rispettivi assi di rotazione della puleggia condotta e conduttrice a causa di un allentamento del rispettivo dado di fissaggio.
In questo caso per eliminare l’inconveniente è sufficiente serrare i dadi a fondo con una chiave di misura adeguata.
Vibrazioni eccessive
L’eccessiva vibrazione durante la centrifugazione può dipendere da cause indipendenti dalla lavatrice, come nel caso di una distribuzione erronea della biancheria o da un’usura eccessiva delle molle di sostegno della vasca o degli ammortizzatori oleodinamici che andranno in questo caso sostituiti.
Come sostituire le parti elettriche, meccaniche e idrauliche
Guarnizione sportello
La sostituzione della guarnizione dello sportello è un’operazione relativamente semplice. Per evitare però che anche la nuova guarnizione abbia delle perdite l’opera di sostituzione deve essere realizzata ponendo estrema cura nella preparazione del supporto.
Eliminata la vecchia guarnizione si deve procedere ad una accurata pulizia del bordo su cui va fissata (utilizzando trielina o solventi) in modo da eliminare completamente qualsiasi traccia di gomma della guarnizione asportata. Dopo aver lasciato asciugare completamente le eventuali tracce del solvente utilizzato si deve cospargere sia il bordo che la parte interna della guarnizione con un collante che deve essere lasciato asciugare sino al punto in cui, toccandolo. non risulta più attaccaticcio.
Montata la guarnizione aspettare per il tempo consigliato prima di procedere alla messa in funzione della lavatrice.
Puleggia del cestello
Dovendo sostituire o togliere per manutenzione la puleggia del castello, particolare attenzione va posta nel rimuovere la vite di fissaggio.
A seconda dei modelli si hanno modi diversi con cui la vite agisce e un’operazione condotta in modo errato può portare al danneggiamento del filetto posto sull’asse del cestello in cui entra la vite.
Il bullone di fissaggio può infatti essere ad avvitamento destrorso o sinistrorso. Nella sua estrazione provare quindi a girare leggermente in senso anliorario e nel caso si dovesse incontrare forte resistenza eseguire la stessa operazione in senso orario (tipo avvitamento sinistrorso).
Eventuali informazioni non presenti sul manuale di manutenzione possono essere richieste alla sede di rappresentanza e riparazione locale della ditta costruttrice.
Tolta la vite di fissaggio la puleggia viene tolta. estraendola. agendo sul suo mozzo in modo da non causare una deformazione delle razze.
Se l’operazione risultasse difficile a causa di formazione di ruggine sul mozzo si puo provare ad allentarne la resistenza mediante gli appositi liquidi togliruggine reperibili in commercio o. come ultima risorsa, riscaldando con una fiamma il mozzo e l’asse Essendo normalmente di materiale diverso hanno infatti un differente coefficiente di dilatazione, maggiore per la lega che costituisce la puleggia.
Puleggia del motore
Per la sostituzione della puleggia sull’asse del motore si procede sostanzialmente come nel caso relativo alla puleggia condotta (asse cestello). Anche in questo caso
sono diversi i modi con cui la puleggia è resa solidale all’asse, In quelli che più frequentemente si incontrano vi è un perno posto frontalmente attraverso la puleggia e l’esse motore o posteriormente con funzione di trascinamento mentre la puleggia viene bloccata con una vite frontale, In altri tipi l’asse e la puleggia sono sagomati in modo da garantire il trascinamento mentre una o due viti impediscono la fuoriuscita della puleggia.
Supporto dei cuscinetti
La sostituzione del supporto dei cuscinetti (vedi figura) si rende necessaria quando la sua deformazione assiale o radiale causa eccessive vibrazioni durante la rotazione del cestello.
Rimosso il pannello posteriore, per le lavatrici a carica dall’alto quello anteriore, le operazioni successive dipendono da come e fissato il supporto dei cuscinetti.
Se si tratta di un tipo a razze (3 o più) è sufficiente rimuovere i dadi di fissaggio (vedi figura) evitando di far cadere sia i dadi che i perni di fissaggio nella vasca. In altri casi dove il supporto è inserito all’interno della vasca o costituito da un cilindro munito di ghiera filetlata si rende necessaria l’estrazione completa della vasca ed è quindi consigliabile rivolgersi per l’intervento a personale specializzato.
Sostituzione della pompa
Per sostituire od ispezionare il corpo della pompa si deve per prima cosa adagiare o inclinare la lavatrice nella direzione opposta alla parte anteriore della stessa in modo da evitare che, tolta la molla di fissaggio, i pezzi che la compongono cadano all’interno in posizioni difficilmente raggiungibili senza procedere allo smontaggio delle pareti laterali. Allentate le molle di fissaggio si scollegano i tubi di aspirazione ed espulsione dell’acqua e si rimuove la staffa di fissaggio.
Dopo avere rimosso il coperchietto anteriore della pompa si estrae la ventola svitando in senso orario la vite che la blocca e. rimosse le viti che la fissano alla carcassa del motore, si rimuove il corpo della pompa.
Sostituzione della cinghia
Per sostituire la cinghia di trasmissione si deve rimuovere la parete posteriore della stessa, spostare se esiste la puleggia tendicinghia e scarrucolarla dalle pulegge condotta e conduttrice.
Dove non sia presente la puleggia tendicinghia sera sufficiente inserire un cacciavite tra la puleggia e la cinghia e, molando la puleggia, sfilare lentamente la cinghia. Per il montaggio della nuova basta eseguire al contrario le operazioni fatte per lo smontaggio.
Sostituzione dell’elettrovalvola
Per la sostituzione della elettrovalvola si deve individuare la sua posizione e a seconda della stessa procedere allo smontaggio del coperchio o del pannello posteriore. Svitato il tubo di carico e allentate le fascette di fissaggio, si rimuovono le viti di fissaggio dell’elettrovalvola alla lavatrice liberando cosi il corpo dell’elettrovalvola.
Per completare l’operazione non rimane che scollegare i fili di alimentazione della bobina e rimontare la nuova.
Sostituzione del temporizzatore
Le operazioni da compiere per lo smontaggio del temporizzatore (programmatore) sono correlate al modello della lavatrice.
Non potendo ovviamente coprire tutta la gamma di modelli in commercio esamineremo due tra i modelli più diffusi ed ai quali quasi tutti gli altri si possono ricondurre.
Il primo modello è la lavatrice a carica dall’alto con programmatore posto sulla parte superiore.
Si rimuove la maschera che richiude posteriormente lalloggiamentodella pulsantiera e del programmatore, il dischetto che nasconde il dado di fissaggio della manopola e il dado stesso.
Svitate le viti che fissano il temporizzatore dopo aver tolto la xerigrafia non rimane che togliere i fili elettrici (dopo averli segnati) ed estrarre il dispositivo dall’alloggiamento in cui è inserito,
Il secondo modello è la lavatrice a carico anteriore e con il programmatore posto anteriormente.
Si rimuove il dischetto autoadesivo e, nell’ordine, i dado di fissaggio della manopola, la manopola e la xerigrafia.
Rimosso il coperchio superiore e le viti di fissaggio del temporizzatore si scollegano i fili dell’impianto elettrico e si rimuove il dispositivo.
Particolare attenzione va posta nella rimozione della manopola.
I modi più diffusi di fissaggio sono quelli dove un dischetto copre il dado a pressione o con la manopola fissata da una vite laterale.
Nei modelli con programmatore posto superiormente la manopola può trovarsi inserita in un alloggiamento sul cui bordo esterno sono riportate le indicazioni dei programmi e può essere rimossa togliendo la forcella di acciaio che passando nel suo interno la blocca attorno al perno centrale del dispositivo.