Cosi come per tutti gli elettrodomestici anche per le cucine a gas si è avuto una proliferazione di modelli che rende difficile una unificazione della trattazione.
Quasi tutte hanno almeno quattro fuochi, un forno ed uno scaldavivande (vedi fig.) e la regolazione delle fiamme e fatta mediante una serie di manopole poste sul pannello frontale del mobile.
Anche la struttura ed i dispositivi interni (vedi fig.) di regolazione e controllo presentano nei diversi modelli molte analogie anche se si possono avere differenze nella disposizione dei tubi di distribuzione e nella struttura del forno.
Nelle cucine a gas la fonte di energia utilizzata per riscaldare gli alimenti è il gas naturale fornito dalla rete di distribuzione o dalle apposite bombole.
L’energia termica viene prodotta dalla combustione del gas con l’ossigeno contenuto nell’aria che avviene quando il gas lascia il bruciatore.
Questo dispositivo costituisce in effetti la parte essenziale della cucina in cui avviene la combustione mentre tutti gli altri pezzi costituiscono l’impianto di distribuzione dalla tubatura principale ai diversi bruciatori ed i gruppi di regolazione e di controllo.
Il bruciatore contiene nel suo interno un iniettore costituito da un coperchio a vite che con un foro calibrato regola l’afflusso del gas.
La dimensione del foro deve essere regolata in dipendenza del tipo di gas utilizzato e l’operazione deve essere attuata al momento dell’installazione.
Attraversato l’ugello il gas entra in una camera dove si ha la sua miscelazione con l’aria che entra da apposite fessure ed esce dai fori lasciati dalla piastra spartifiamma.
La quantità di gas bruciato e quindi il calore prodotto e regolata dai rubinetti, generalmente in ottone o alluminio, posizionatili tra una condizione di minimo e di massimo.
I rubinetti sono muniti di una molla allo scopo di evitare le aperture casuali che si possono avere urtandoli nel passare o durante le operazioni di pulizia. I modelli più recenti contengono una valvola termoelettrica di sicurezza e la cui funzione é di bloccare l’afflusso del gas dopo pochi secondi dallo spegnimento, accidentale o meno, della fiamma,
La temperatura del forno viene invece controllata da un termostato che regola la quantità di gas che giunge al bruciatore contenuto all’interno del forno stesso.
La regolazione della temperatura viene fatta per mezzo di una vite di regolazione che controlla l’attivazione di un polmone liquido da pane della sonda.
Difetti e interventi
Fughe dl gas
È il difetto fondamentale e di estrema gravità che si può avere in una cucina.
L’estrema pericolosità delle perdite deve stimolare l’utente a compiere periodiche ispezioni specialmente dei rubinetti e di quelle tubazioni in gomma che a causa dell’usura sono le maggiori cause di fughe di gas. Il punto di fuoriuscita non sempre é di facile individuazione in quanto essendo il gas estremamente volatile si ha la sua immediata dispersione nell’ambiente. Per la sua individuazione non si devono usare assolutamente fiamme, ma bensì soluzioni saponose che una volta spalmate sulla presunta zona di fuoruscita formano delle bollitine che ne permettono l’individuazione,
I punti da cui si può avere una fuga di gas sono:
-rubinetto del tubo di raccordo alla rete di distribuzione
Il gas può fuoruscire dalla filettatura o dalla guarnizione.
È necessario in tal caso sostituire la guarnizione o l’intero corpo del rubinetto. Anche le fascette serratubo possono, allentandosi. essere fonte di perdite e vanno regolarmente controllate, serrate ed eventualmente sostituite.
-rubinetti del gas
Nei rubinetti la più comune causa di fuga è la mancanza di ingrassaggio del cono maschio. In tal caso deve essere trattato con grafite o grasso al silicone mentre se la mancanza di grasso ha causato anche una usura del cono deve essere sostituito l’intero rubinetto in quanto la tenuta non sarebbe più garantita.
Scoppi allo spegnimento
Sono causati da una aderenza non perfetta tra lo spartifiamma ed il corpo del bruciatore e, una volta verificato dove sta il difetto, si deve procedere alla sostituzione della parte interessata.
Minimo starato
La regolazione del minimo va fatta rimuovendo la manopola e. posizionato il rubinetto al minimo regolando la vite posta sul corpo centrale del rubinetto. La vite, a seconda del tipo, può essere inserita nell’interno del rubinetto (vedi fig.), sotto il perno della manopola (vedi fig,) o lateralmente al corpo del rubinetto (vedi fig.).
Bruciatore rumoroso e presenza di odore
È un difetto che si verifica quando la combustione è imperfetta. Il gas incombusto si disperde nell’aria causando il caratteristico odore che accompagna questo difetto.
L’origine del malfunzionamento si trova in una regolazione imperfetta della vite che controlla l’immissione dell’aria ed é perciò su di essa che si deve operare per riportare alla normalità il funzionamento.
Se la fiamma si distacca progressivamente dallo spartifiamma avvicinando la manopola al massimo si agirà sulla vite sino a che la forma della fiamma ritorna regolare.
Se la fiamma provoca invece un progressivo annerimento dei tegami si deve aumentare la quantità d’aria immessa dalla vite di regolazione sino a far sparire l’ingiallimento presente nella fiamma stessa.
L’accensione automatica non funziona
Il gruppo per l’accensione elettronica presente nei modelli di cucine più recenti (vedi fig.) è costituito da un pulsante di accensione, da una centralina e dalle candelette connesse alla centralina dai cavi di accensione.
Se nessuna delle candelette emette scintille (una volta premuto il pulsante) conviene controllare con un Tester che il pulsante di accensione funzioni.
Se dovesse risultare guasto si procede alla sua sostituzione mentre in caso contrario si passa all’esame della centralina.
Sempre con il Tester si controllano i cavi di accensione sostituendoli se risultano interrotti.
Appurato che la corrente giunge sino alle candelette ma che le stesse non scintillano si procede con la loro sostituzione.
Quando all’accensione elettrica e abbinato il dispositivo di blocco automatico del gas il pulsante di accensione deve essere tenuto premuto alcuni secondi per far si che la termocoppia riscaldandosi apra il condotto di afflusso del gas.
Se la termocoppia è guasta (allentando la pressione sul pulsante la fiamma si spegne) la sua sostituzione viene fatta allentando i dadi che la rendono solidale al corpo del bruciatore.