In questa guida spieghiamo come costruire racchetta e tavolo da ping pong.
Racchetta
La realizzazione di una racchetta da tennis da tavolo è un lavoro relativamente semplice purché si realizzi con estrema cura il disegno costruttivo. Questa racchetta, infatti, come tutti gli attrezzi sportivi, deve rispondere a regole precise; dovrà quindi essere dimensionata in modo corretto. Prendere un foglio di cartoncino bristol bianco e su questo tracciare la mezzeria; su questa linea si riportano le misure della racchetta compresa l’impugnatura.
La lunghezza totale è di 265 mm e la larghezza massima di 160 mm. La vera e propria pala è però racchiusa in un rettangolo di 170 x 160 mm. Mentre nel senso trasversale la racchetta è perfettamente simmetrica, in quello longitudinale risulta più panciuta dal lato dell’impugnatura. La massima larghezza della racchetta, infatti, non si trova al centro del lato da 170 mm, ma spostata verso l’impugnatura La superficie della paletta viene divisa in quattro rettangoli e si procede ora alla costruzione grafica del bordo curvo. Per far questo si dividono in parti uguali due lati adiacenti di un rettangolo. Si numerano le divisioni come in e si congiungono poi con dei segmenti i punti con numero uguale. Questa costruzione è sufficiente farla su una sola metà della racchetta, dato che l’altra è completamente simmetrica; i disegno viene completato con la sagoma dell’impugnatura Si ritaglia ora il cartoncino lungo ii profilo della racchetta e della sua impugnatura. Usando questo stampo si riporta la sagoma su una tavoletta di compensato da 8 mm a otto strati, di legno leggero da 26,5 x 16 cm. Ritagliare il compensato con un seghetto da traforo; se non si trovasse del compensato dello spessore e con gli strati richiesti, si possono incollare fra loro due tavolette di compensato da 4 mm delle stesse dimensioni. Levigare con cura i bordi, arrotondandoli appena un pochino, togliendo gli spigoli vivi. Avvolgere poi un pezzo di carta vetrata del n. 60 su una tavoletta piana e con questa levigare in modo omogeneo le due facce del compensato. Passare poi a carta vetrata di grana più sottile (80, 120, 150) portando cosi io spessore del compensato a 7 mm.
Si passa ora alla preparazione dell’impugnatura. Questa può essere costruita con due blocchetti di legno dolce (abete) da 32 x 105 x 10 mm, oppure volendo fare un lavoro di fino con listelli di abete e di mogano alternati e incollati fra loro fino ad ottenere le misure di cui sopra. Usando la raspa e carta vetrata di varie grane si arrotondano i due blocchetti modellando, all’estremità più stretta, la posizione del pollice. Si spalmano ora le facce piane dei due blocchetti con colla tenace per legno e si applicano sui due lati del compensato lisciato prima; tenere immorsato per alcune ore fino a presa completa.
Con carta vetrata n. 150 si provvede poi a raccordare perfettamente la forma della impugnatura. L’estremità grossa dell’impugnatura dovrà risultare tagliata di netto con lo spigolo appena smussato. Coprire ora entrambe le facce della racchetta con una mano di vernice trasparente per legno.
Quando la vernice sarà completamente asciutta, lisciarla con carta vetrata molto sottile (n. 240). Dare altre due mani di vernice ripetendo le operazioni di lisciatura fra una mano e l’altra. La racchetta, senza rivestimento, si presenterà ora perfettamente liscia e lucida. Per garantire una buona adesione del collante per il rivestimento, è opportuno passare un’ultima volta la carta vetrata sulla paletta. L’impugnatura resterà invece lucida.
Si passa ora al rivestimento della paletta. Come si è già detto, questo potrà essere realizzato con sughero, gomma, gomma espansa o con sistemi misti. Per l’applicazione del rivestimento si rimanda a quanto già detto a proposito degli interventi di riparazione. Seguendo il procedimento indicato si costruisce una racchetta di tipo medio adatta per il giocatore medio; cambiando però il tipo di compensato, è possibile
realizzare racchette più leggere o più pesanti a seconda delle esigenze personali. La forma della paletta invece non può essere modificata cosi come non è possibile allungare o accorciare l’impugnatura; è invece possibile ingrossare e appesantire l’impugnatura usando blocchetti con spessore maggiore e di legno più pesante. Ogni racchetta da ping pong può pesare fra i 100 e i 200 grammi; la scelta del tipo di racchetta e del suo rivestimento sono condizionati dalla propria abilità e dalle dimensioni del polso.
Perché una racchetta non abbia a rovinarsi, è necessario conservarla nelle migliori condizioni possibili, cioè in luogo asciutto, meglio se dentro una propria custodia, appesa ad un muro, oppure riponendola su un ripiano senza posarvi sopra oggetti pesanti. Di tanto in tanto ripristinare la vernice sull’impugnatura raschiando via quella vecchia corrosa dal sudore, avendo cura di non sporcare di vernice il rivestimento.
La pallina
Come si è già detto la pallina da ping pong è fatta in celluloide stampata in due semisfere saldate fra loro. La pallina, colpendo il tavolo, deve dare un suono metallico. Per controllarla posarla sul tavolo e su di essa posare la racchetta; esercitando una modesta pressione, far ruotare la pallina con la racchetta: se la pallina è crinata o le due semisfere sono staccate tra loro si sentirà uno scricchiolio simile a quello prodotto dallo zucchero versato a terra quando vi si cammina sopra.
Una pallina crinata o scollata non è riparabile. II rimedio della pennelata di acetone sul punto lesionato è un palliativo di breve durata che toglie in parte l’elasticità alla pallina.
Se quest’ultima invece dovesse schiacciarsi solo un po’, per farle riassumere la sua forma sferica t sufficiente farla galleggiare per qualche minuto sull’acqua bollente (oppure, ma con più rischio, avvicinaria alla fiamma di una candela); l’aria contenuta nella pallina, dilatandosi, la riporta alla forma voluta. Se questo non avvenisse, significa che oltre alla schiacciatura c’è anche una rottura, allora bisogna rassegnarsi: la pallina è, in questo caso, inservibile.
Costruire il tavolo regolamentare
Si tratta di un piano di legno rettangolare lungo 275 cm e largo 153 cm; il piano superiore del tavolo deve trovarsi esattamente a 77 cm da terra. I tavoli per tennis da tavolo si possono acquistare già pronti, ma è anche possibile costruirseli in casa. Di primo acchito questa operazione potrebbe sembrare azzardata; si tratta in effetti di una costruzione « importante », ma, rispettando rigorosamente le misure e lavorando con precisione, anche il dilettante non espertissimo potrà realizzare il proprio tavolo da gioco « personale ».
È molto importante che il tavolo « risponda » nel modo corretto e quindi la pallina vi rimbalzi sopra regolarmente. Il materiale più idoneo per costruire il piano è il compensato da 8-10 mm; dato però che questo compensato non avrebbe la rigidità necessaria, lo si deve montare su un telaio di listelli. Per comodità di manipolazione il tavolo va realizzato in due metà (diviso in senso trasversale, al centro sotto la rete); ogni metà sarà di 137,5 x 153 cm. I due telaietti vanno preparati con listelli di abete da 4 x 8 e 4 x 5 cm. Si tagliano prima di tutto quattro pezzi di listello 4 x 8 lunghi 153 cm ed altri 4 lunghi 137,5 cm. Si tagliano poi i listelli 4 x 5, rispettivamente due da 153 cm e due da 137,5 cm.
I listelli vanno ora preparati con gli incastri come indicato in figura 7; si raccomanda di lavorare con precisione usando un segaccio, uno scalpello e una raspa affilati. I vari pezzi di legno dovranno innestarsi esattamente. Usando colla tenace da legno e chiodi o spine di tondino di legno, fissare per primi fra loro i listelli 4 x 8 e quindi le traverse 4 x 5; controllare con uha squadretta l’esatta posizione degli spigoli; bloccare con morsetti fino a presa avvenuta. Ripetere le stesse operazioni per l’altro telaio. Con carta vetrata smussare gli spigoli e togliere le bavature di colla.
Si preparano ora le tre coppie di gambe. La coppia centrale prevede i piedini a vite regolabili per adattare il tavolo al pavimento, mentre le altre due sono fisse. Ogni coppia di gambe ha una traversa da 4 x 8 cm di sezione che nel caso delle gambe esterne è lunga 130 cm, mentre per quelle centrali è lunga 120 cm per permettere il ripiegamento del tavolo. Le gambe esterne sono lunghe (compresa la traversa) 72 cm, mentre quelle centrali sono lunghe 69 cm più i piedini regolabili. Tenuto conto dello spessore del telaio e del piano di compensato, il tavolo avrà il piano a 77 cm da terra. Fissare le gambe alle traverse con colla e spine di legno (fig. 7). Si fissa ora con colla il compensato ai telai. Smussare gli spigoli con la carta vetrata e verificare le dimensioni standard.
A questo punto non resta che montare i vari pezzi fra loro con le cerniere e con gli snodi. Passare l’intero tavolo (sopra, sotto e le gambe) con una mano di mordente (cementite bianca). Passare con carta vetrata e quindi stuccare con cura il piano di gioco; lisciare con carta vetrata. Verniciare poi con due o tre mani di smalto verde opaco, passando con carta vetrata n. 240 fra una mano e l’altra.
Quando lo smalto è asciutto, applicare sul piano del nastro adesivo per la tracciatura delle righe bianche del campo di gioco. Si dovrà tracciare una riga perimetrale larga 2 cm, una mezzeria longitudinale ed una trasversale larghe anch’esse 2 cm; quest’ultima sarà a cavallo delle giunture dei due semitavoli. Aperto il tavolo, si possono fissare i supporti della rete. Questi si fissano con morsetti al tavolo e devono sporgere da esso 15 cm. La rete, al centro del tavolo, dovrà essere alta 15 cm. Per fare in modo che i supporti restino sempre perpendicolari al bordo del tavolo, è consigliabile predisporre la sede entro la quale si incastrerà il morsetto. Quando è aperto verificare l’orizzontalità regolando i piedini delle gambe centrali.