Se una casa non è abitata durante il periodo invernale, è opportuno scaricare l’impianto di alimentazione dell’acqua, per evitare che questa, gelando ed aumentando di volume, danneggi non solo le tubature, ma anche il boiler o la caldaia.
Per svuotare l’impianto chiuderemo innanzi tutto la valvola di intercettazione posta appena dopo il contatore. Svuoteremo poi l’impianto aprendo il rubinetto di scarico posto dopo la saracinesca.
Per facilitare lo scarico dell’impianto apriremo anche un rubinetto in casa.
Se la casa è abitata saltuariamente è possibile evitare la chiusura dell’impianto.
Occorre in questo caso aprire un poco i rubinetti e lasciarli gocciolare: se l’acqua scorre in continuazione, non ghiaccia nelle tubazioni.
Se l’acqua dovesse gelare all’interno dell’impianto, bisogna provvedere tempestivamente a scaldare i tubi interessati, che sono in genere quelli non murati.
Per farlo, esistono vari metodi. Si può impiegare, per esempio, un saldatore a butano.
In mancanza di esso, in caso di emergenza, si può usare anche uno straccio in materiale molto assorbente avvolto intorno al tubo e bagnato a più riprese con acqua bollente (Fig. 50).
Anche un asciugacapelli acceso alla temperatura massima può risultare utile: l’operazione potrebbe però durare molto a lungo (Fig. 51).
È buona norma riscaldare il tubo a partire dal punto più vicino al rubinetto, allontanandosi poi seguendo il percorso del tubo. È sempre opportuno aprire un rubinetto vicino alla zona gelata per notare quando l’acqua si scongela. Sarà possibile constatare se la gelata ha causato dei danni alle tubature soltanto quando l’acqua avrà ripreso a circolare nei tubi.