L’acqua battente, il sole ed il gelo sono tutti agenti atmosferici che agiscono in modo da accorciare la vita di tutte le opere di muratura. Questo vale in particolare modo per quelle opere murarie come i davanzali, in cui l’acqua può accumularsi e, attraverso le fessure che inevitabilmente si creano tra il muro maestro e l’infisso della finestra, penetrare nell’interno e, gelandosi, continuare l’opera di sgretolamento. Quando si notano sul muro all’interno delle finestre macchie di umidità o la formazione di muffa la causa di tutto è quasi sempre da addebitarsi ad un deterioramento del davanzale, L’azione di deterioramento può essere dovuta anche alla qualità con cui è stato costruito o, soprattutto per le case di nuova costruzione, all’assestamento che inevitabilmente subiscono tutti i muri ed all’azione delle forze che a causa di tale assestamento finiscono coll’agire sul davanzale sconnettendolo e predisponendolo all’azione successiva delle intemperie.
Notati i primi effetti dovuti al deterioramento del davanzale si dovrà senza alcun indugio procedere alla sua rimozione e sostituzione, Se l’operazione di manutenzione è realizzata appena se ne rilevano gli effetti non è necessario rimuovere l’intero corpo del davanzale ma ci si potrà limitare alla ricostruzione della sola parte superficiale.
Prima di iniziare l’opera converrà procurarsi gli attrezzi necessari, sabbia, cemento ed un secchio in cui preparare l’impasto di sabbia, cemento ed acqua.
La prima operazione consisterà poi nella rimozione dello strato superficiale del davanzale (superiore, inferiore e frontale) e della parte a contatto con muri e finestra. Lo strato da rimuovere dipenderà dal grado di friabilità della superficie del davanzale ma in ogni modo converrà asportare almeno 2 o 3cm. di materiale. Preparato poi un impasto di acqua. sabbia e cemento con una parte di cemento e tre parti di sabbia si passa alla sua applicazione sul davanzale dopo averlo inumidito con acqua in modo da garantire una buona presa del nuovo rivestimento.
L’impasto dovrà essere steso in superficie e spinto nelle fessure tra davanzale, finestra e muri perimetrali.
L’applicazione dell’impasto deve essere effettuata con le stesse modalità anche sulla sua parte inferiore.
Terminata l’applicazione dell’impasto si passa alla fase di lisciatura e rifinitura.
Se non si dispone dell’apposito attrezzo (frattazzo) può essere utilizzata in sostituzione una piccola asse di 3 o 4 cm di spessore a cui avremo applicato un manico di emergenza.
Applicata alla parte frontale del davanzale un’asse, che permetta di regolarne la forma, si potrà passare alla lisciatura della parte superiore mediante un movimento rotatorio del frattazzo. Rimossa infine l’asse si ripeterà l’operazione per la parte sottostante e si darà infine al bordo una forma smussata che favorisca il deflusso dell’acqua,
Lasciato riposare per mezza giornata si potrà ripulire il tutto versando sul davanzale dell’acqua e rimuovendo con una spugnetta le eventuali tracce di malta che si fossero depositate sul muro e sugli infissi.
Diversa si presenta l’opera di sostituire se il davanzale è costituito da un corpo in legno sagomato. In questo caso si dovrà rimuovere quello in opera e costruirne uno delle medesime dimensioni.
Prima della sua messa in opera l’incavo in cui deve essere inserito dovrà essere accuratamente ripulito scrostando le parti di cemento che dovessero apparire deteriorate e riformando la superficie d’appoggio con le stesse modalità seguite per il rifacimento dei davanzali in muratura.
Terminata l’operazione di preparazione del fondo si inserisce il davanzale facendolo scorrere nelle guide ricavate nelle pareti laterali della finestra sino a che non giunge a contatto con là parete interna del mura
Non rimane ora che riempire le fessure rimaste tra davanzale ed il bordo della finestra e del muro in cui è stato fatto scorrere, L’operazione andrà fatta non con del cemento ma con dello stucco speciale per finestre reperibile presso falegnami e posatori oppure con i più recenti mastici sigillanti che pur solidificandosi conservano una struttura gommosa che permette loro di adattarsi senza incrinarsi a quelli che sono i movimenti naturali di dilatazione e di ristringimento, anche se millesimali, a cui e inevitabilmente soggetta una abitazione nelle diverse stagioni.
Risulta essere da notare come tutti i davanzali in legno debbano essere muniti nella loro parte inferiore di un incavo che lo deve percorrere per tutta la sua ampiezza. La funzione di questo incavo è quella di impedire all’acqua piovana di raggiungere la parete del muro sottostante dove l’acqua stagnante causa il suo rapido deterioramento.
Dopo la messa in opera guasto incavo deve essere quindi accuratamente ripulito da eventuali depositi di terriccio o trucioli di legno, avanzo della lavorazione, che potrebbero facilitare il passaggio dell’acqua e la sua efficienza verificata versando sul davanzale dell’acqua con un comune innaffiatoio da giardino. La verniciatura nel colore desiderato o corn flating marino completa l’opera di sostituzione.