Molto diffusa nei paesi nordici, questa mensola troverà certamente un posto nella vostra casa, essendo anche facile da costruire.
Quasi obbligatoria la scelta del materiale: abete, pino, larice ma fate voi. Come al solito, decidete le misure in base allo spazio a disposizione. Sappiate che il disegno propone una forma a triangolo equilatero, ma anche questa può essere modificata a vostro gusto aprendo o chiudendo più o meno il triangolo. In quanto alla sommità, vi proponiamo alcune alternative tra cui scegliere. Magari è l’occasione per mettere alla prova la vostra abilità tentando un bell’incastro (lo potete scegliere nel capitolo giunzioni). Importantissima la precisione nei tagli che devono essere fatti con l’inclinazione precisa altrimenti si vedrebbero sgradevoli fessure negli incroci. Intanto cercate di stabilire le dimensioni e procuratevi il materiale che sarà di circa 2 cm di spessore e da 10 a 14 cm di larghezza.
Acquistate le tavole dopo aver deciso le misure e sceglietele guardando bene la posizione dei nodi e delle venature. Un nodo sano ed un tratto con venature scure e molto evidenti non pregiudicano il lavoro, anzi. L’importante è che non capitino dove non devono capitare, pertanto guardate le tavole col metro in mano e stabilite già grosso modo come dividere la lunghezza dell’asse in questione, così non avrete grossi scarti. Fate il primo taglio con un paio di centimetri di abbondanza così avrete spazio per rifinire ed arrotondare. Se avete deciso per due ripiani, avrete così quattro assi che appoggerete di costa su una superficie piana (un tavolo o il pavimento). Sistemate le tavole come da misura e modello decisi e provate a spostarle cambiando apertura e chiusura del triangolo. Decisa la posizione definitiva, verificate che le misure siano precise e, badando a non spostarle dalla loro posizione, tracciate leggermente con la matita tutti i punti incrocio di tutte le tavole. Noterete che è difficile sovrapporre le due assi oblique senza rendere poi complicata la manovra con le tavole orizzontali, non essendo possibile la stabilità e l’allineamento tra tutte. A questo si può ovviare eseguendo per primi i tagli all’apice delle due oblique. Una volta fatto questo, sarà molto più facile proseguire. Controllate bene la profondità dei tagli i quali devono essere la metà esatta della larghezza delle tavole, sempre che decidiate che le orizzontali debbano essere a filo delle oblique (cosa niente affatto obbligatoria, infatti una sporgenza di uno o due centimetri delle orizzontali, magari della più lunga, non starebbe affatto male, anzi). Stabilita anche la profondità di taglio, passiamo ora ad eseguirlo, usando degli accorgimenti per questa operazione che deve essere molto precisa. Applicate il nastro (usate la squadra) anche sulle linee tracciate nel senso della larghezza della tavola e, meglio ancora, fissate con morsetti due tavolette di scarto a delimitare la riga di taglio: faranno da guida alla lama del seghetto il quale è bene che sia a denti piccoli. Usando queste precauzioni eseguirete un taglio preciso, dritto e non creerete sbavature o scheggiature. Se avrete fatto un buon lavoro sarà possibile che, montato il tutto, risulti un insieme compatto, che “balla poco”. Magari per le piccole rifiniture userete la carta vetrata o la lima. Diamo per scontato che l’assemblaggio non avrà bisogno di colla, viti o staffetta per fissare il tutto e passiamo alla verniciatura che, secondo i vostri gusti, potrà essere effettuata con mordente, turapori, flatting lucido, opaco, trasparente oppure leggermente colorato, secondo il legno usato. Meglio eseguire la verniciatura col flatting prima del montaggio definitivo in quanto stendere bene la vernice densa negli angoli è più difficile e la carteggiatura tra una mano e l’altra risulterebbe più difficoltosa.
Rifinitura. Ogni spigolo può essere arrotondato, in ogni caso consigliamo di passare tutti i bordi con carta vetrata fine e magari gli spigoli con la lima per una tondeggiatura un poco più accentuata.
Fissaggio al muro. Può essere fatto con viti ad espansione o tasselli, uno per angolo a seconda del muro. Consigliamo l’uso di piastrine apposite da collocare nei punti nascosti.