Ci occuperemo del posizionamento dei sanitari, partendo dalla vasca da bagno e dal piatto doccia.
Indice
LA VASCA E LA DOCCIA
Il bordo superiore della vasca dovrà avere una distanza di 50 cm dal piano.
Fissata la vasca su due supporti laterali fatti di mattoni e calce si potrà montare la relativa colonna di scarico, munita di troppopieno e tappo a salterello (Fig. 27). La piletta della vasca, come quella della doccia, verrà collegata allo scarico mediante un sifone a collo d’oca del diametro di 1″ e 1/2. Il bordo inferiore del piatto doccia dovrà essere posizionato a 90 cm sotto il piano. (Fig. 25)
Ultimati i lavori di muratura e piastrellatura, si procederà al montaggio della rubinetteria e degli altri apparecchi sanitari.
IL LAVABO
Il lavabo è dotato di un foro centrale dove viene montata la bocca di erogazione; per montare i rubinetti è necessario praticare due fori lateralmente a quello centrale.
La posizione di questi fori, situati a 10 cm dalla mezzeria, è marcata nella parte inferiore del lavabo.
Per aprirli, ci serviremo della punta di un martello, procedendo dal centro verso la periferia e poi lungo tutta la circonferenza.
Dopo aver montato la bocca di erogazione posizionando correttamente la guarnizione e la rondella ed avvitando il rispettivo dado, taglieremo i tubetti di rame e li avviteremo alla crociera, in modo che la misura fra questa e il piantone sia di 10 cm.
A questo punto (Fig. 28) monteremo il gruppo avvitando la crociera alla bocca di erogazione e i piantoni ai fori praticati nel lavabo.
Procederemo poi al montaggio della piletta di scarico, regolando il tappo a saltarello (Fig. 29) se il gruppo ne è dotato. I piantoni andranno poi collegati alle prese d’acqua e la piletta allo scarico tramite un sifone a bottiglia del diametro di 1″ o 1″ e 1/4. Per fissare il lavabo alla parete utilizzeremo bulloni e tasselli del diametro di 14 mm (preferibilmente bulloni e tasselli “Fisher”).
Se il lavabo non è munito di colonna d’appoggio, i fori per il fissaggio a parete saranno realizzati all’altezza di 74 cm dal pavimento finito.
Se esiste la colonna, la posizione dei fori sarà determinata dalla sua altezza.
IL WC
In assenza di un passo rapido, per esempio dove la pressione sia insufficiente, è possibile installare una cassetta di scarico per il w.c. o un w.c. con la cassetta incorporata (Fig. 30).
Le cassette possono essere a vista o da incasso e dovranno essere collegate a una presa d’acqua realizzata ad un’altezza adeguata.
L’afflusso dell’acqua nella cassetta di scarico è regolato da un galleggiante, mentre lo scarico è attivato da un pulsante (Fig. 31).
Il galleggiante va regolato manualmente tramite una vite, in modo che il livello dell’acqua non raggiunga mai l’estremità dell’asta che comanda il tappo.
Questa, avendo un foro che la attraversa lungo la longitudine, potrebbe fungere da troppopieno, provocando uno scarico continuo di acqua nel w.c. e il carico ininterrotto della cassetta, dovuto al fatto che il galleggiante non riesce a chiudere il rubinetto.
Ci occuperemo ora dei w.c. che scaricano mediante un passo rapido.
Per collegare il w.c. alla tubatura del passo rapido è necessario un canotto cromato del diametro di 30 mm la cui lunghezza avremo misurato appoggiando provvisoriamente l’apparecchio alla braga di scarico.
Se la braga non è dotata di guarnizione, è opportuno mettere dello stucco intorno all’imboccatura dello scarico del w.c., quindi l’apparecchio potrà essere fissato al pavimento.
Perché il bidè e il water abbiano la stessa distanza dalla parete, è necessario che il w.c. venga montato per primo. È inoltre bene ricordare che, per un comodo utilizzo dei sanitari, occorre rispettare una distanza standard nella loro ubicazione.
Per esempio, la mezzeria del w.c. deve trovarsi ad almeno 280 mm dalla vasca da bagno e 380 mm dalla parete, mentre si deve creare di fronte ad esso uno spazio vuoto di almeno 55 cm.
IL BIDÈ
Il procedimento per fissare il gruppo del bidè è analogo a quello utilizzato per il lavabo, con l’unica differenza che, al foro centrale, non bisognerà fissare alcuna bocca di erogazione, bensì il tappo con la relativa catenella o la manopola del salterello.
Dopo aver collegato il bidè allo scarico per mezzo di un sifone ad esse del diametro di 1″ o 1″ e 1/4, si procederà al fissaggio a pavimento utilizzando appositi tasselli con viti “Fisher”.
IL LAVELLO
Se il lavello non è da incasso andrà ubicato, prima della posa delle piastrelle, 20 cm sotto il livello del piano; altrimenti verrà sistemato a lavori ultimati, come il gruppo della rubinetteria a parete.
Una volta fissato, il lavello potrà essere allacciato allo scarico con un sifone da 1″ e 1/4 o 1″ e 1/2.
I MISCELATORI
I miscelatori sono formati da un unico blocco che viene fissato al foro centrale dell’apparecchio sanitario. L’acqua viene miscelata dalla cartuccia, alla quale arriva tramite due tubicini di rame cromato che vengono collegati alle prese d’acqua per mezzo di due squadrette sottolavabo. Il miscelatore consente un notevole risparmio di acqua calda grazie alla rapidità con la quale è possibile selezionare la temperatura desiderata.
LA LAVATRICE
La lavatrice (come anche la lavastoviglie) non richiede particolari operazioni per gli allacciamenti: si tratta esclusivamente di collegare il tubo di carico al rubinetto portagomma e il tubo di scarico all’apposito sifone a parete.
LO SCALDABAGNO A GAS
Per montare lo scaldabagno a gas dovremo fissarlo al muro per mezzo di ganci e tasselli “Fisher”, assicurandoci che sia perfettamente perpendicolare al pavimento con l’ausilio di una livella.
L’allacciamento agli attacchi dell’acqua verrà realizzato grazie ai due eccentrici di cui lo scaldabagno è corredato. L’allacciamento all’impianto del gas deve essere realizzato da un operatore qualificato, che rilascerà una certificazione di conformità dell’impianto alle norme di sicurezza vigenti.
IL BOILER
Per il fissaggio a parete del boiler utilizzeremo la staffa di cui esso è corredato.
Tale staffa verrà appesa a due ganci “Fisher” o, preferibilmente, a due zanche di ferro murate (Fig. 35).
La distanza tra il fondo dello scaldabagno e gli attacchi dell’acqua deve essere di almeno 25 cm, in modo da poter effettuare l’allacciamento per mezzo di due flessibili Parinox.
È consigliabile che i collegamenti elettrici siano realizzati da un operatore specializzato.
Riempiendo per la prima volta uno scaldabagno di qualsiasi tipo, è bene tenere aperto il rubinetto dell’acqua calda situato nel punto più basso dell’impianto, per permettere lo sfogo dell’aria presente nel dispositivo scaldaacqua.
MONTAGGIO DI APPARECCHI PARTICOLARI
I depuratori
Per migliorare la qualità dell’acqua potabile è possibile dotare l’impianto di un depuratore.
I depuratori in commercio sono di svariati tipi e differiscono tra loro per prestazioni e capacità.
Il sistema di depurazione può essere a filtro, magnetico o ad elettrodi.
I depuratori a filtro possono essere collegati al rubinetto dal quale si attinge l’acqua da bere o per cucinare, oppure, se hanno una grande capacità, vengono montati sotto il lavello e collegati direttamente alla presa d’acqua. L’acqua, passando attraverso una serie di filtri al carbone, si libera da impurità e sostanze inquinanti.
I sistemi magnetici o ad elettrodi sono costituiti da tratti di tubatura che, posizionati all’inizio dell’impianto, polarizzano l’acqua, liberandola da calcare, agenti inquinanti e impurità di qualsiasi genere ed evitando inoltre che all’interno dei tubi si formino incrostazioni calcaree o di ruggine.
I miscelatori termostatici
L’installazione di un miscelatore termostatico permette di avere acqua ad una temperatura costante programmata. Esistono miscelatori termostatici per utilizzo centralizzato o individuale (che servono, cioè, un unico apparecchio).
I miscelatori per utilizzo centralizzato vengono installati sotto lo scaldabagno, per questo vengono comunemente detti sottoboiler, e servono tutti gli apparecchi sanitari fornendo acqua miscelata alla temperatura preselezionata con il termostato. Un dispositivo di questo genere consente un notevole risparmio energetico.
I miscelatori per utilizzo individuale, che possono essere esterni o da incasso, permettono di regolare, oltre alla temperatura dell’acqua, anche la portata dell’erogazione.